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28/01/2012 16:28 | |
Per far conoscere il libro a coloro che si sono avvicinati da poco a questo strumento straordinario che si chiama Internet, riporto una pagina del libro di Felice Buon Spirito al solo scopo di presentare l'impostazione semplice e chiara dei vari argomenti.
La pag. 56 disquisisce su Genesi 1:1, versetto che secondo i trinitari dimostrerebbe l'esistenza della trinità.
Felice inizia citando letteralmente il versetto dalla Nuova Riveduta (NR) con le opportune e precise riflessioni e con l'ausilio di molto materiale di ricerca.
GENESI 1:1
"Nel principio Dio creò i cieli e la terra".
"La parola "Dio" in questo passo traduce la parola ebraica "Elohìm" che è il plurale di "elòhah" (dio). I sostenitori della Trinità interpretano questa forma plurale come una prova della Trinità, come se in Dio ci fossero più persone.
Qui in ebraico il plurale del nome è un plurale di maestà, non contiene nessuna idea di una pluralità di persone all'interno della divinità. Questa stessa parola è usata anche per gli angeli, Mosè (Esodo 4:16; 7:1) e i falsi dèi (Giudici 11:24; 1Re 11:5; 1Samuele 5:7; Daniele 1:2). È chiaro che questi sono plurali in forma ma non in significato.
"Questo plurale, abitualmente accompagnato da un verbo al singolare, significa maestà e pienezza". (Dizionario Biblico (1985) L. Monloubou e F. M. Du Buit, Borla Editore; pag. 323)
"Elohim: è uno dei nomi di Dio più comunemente usato nel V.T....La forma grammaticale è plurale (<>), però è costruito sempre col predicato al singolare". (MAR)
"La forma plurale viene unita con il singolare e perciò intesa come singolare ... non è certo che le forme Elim ed Elohim siano realmente forme plurali". (Dizionario Biblico (1963) a cura di Herbert Haag; pag. 310)
"Oggi l'idea fantasiosa che ['elohìm] si riferisca a una trinità di persone in seno alla Divinità non ha molto credito fra gli studiosi. Si tratta di quello che i grammatici chiamano plurale di maestà oppure denota la pienezza della forza divina, la somma dei poteri manifestati da Dio". (A Dictionary of the Bible, William Smith, riveduto da F.N. ed M.A. Peloubet (1948) pag. 220.
È perciò evidente che questa forma di 'Elohim' non denota una Trinità all'intterno di Dio, altrimenti i trinitari si rivelerebbero dei politeisti, in quanto ci sarebbero tre dèi, ma piuttosto denota la grandezza, la grandiosità e la maestà di Dio.
In una semplice pagina l'autore produce, risultato di una attenta ricerca, citazioni di studiosi e riferimenti bibliografici a supporto della tesi proposta.
Anche in questo caso usa delle citazioni con dei puntini di sospensione che NON ALTERANO IL PENSIERO dell'autore.
Contrariamente a quanto affermato da persone che giudicano i libri dalle copertine, in filologia, i tre punti di sospensione indicano la deliberata omissione di una parte di testo originale ininfluente all'argomentazione trattata di cui non si possono citare interi paragrafi ma solo quelli logicamente legati al tema trattato.
Oltre a ciò, sono indicate con precisione: autore, titolo e pagine affinchè il lettore possa facilmente reperire e consultare l'opera citata.
Complimenti a Felice Buon Spirito per il lavoro svolto con serietà e competenza.
[Modificato da F.Delemme 15/09/2015 19:41] |
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